Sabbioneta - Guida Turistica

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.: DA VEDERE
 Il Palazzo del Giardino è un edificio esternamente piuttosto modesto con la facciata intonacata di bianco in contrasto con il prezioso cornicione in quercia intagliato nel 1583. L'edificio, a due piani e di forma allungata, fu trasformato a partire dal 1578 e venne ultimato con il suo apparato decorativo nel 1588 circa. Si tratta di una villa suburbana inserita in modo anomalo all'interno del circuito murario e fa parte della zona della città riservata esclusivamente al principe. Luogo di delizie in cui il duca si ritirava per legge, studiare e trovare sollievo dagli impegni di governo. Nonostante il sobrio involucro, all'interno si scopre un itinerario decorativo basato sulla vasta cultura letteraria di Vespasiano. Probabilmente lo stesso duca diede precise indicazioni nella stesura del programma iconografico.
Teatro all'antica
  Il Teatro all'Antica fu costruito tra il 1588 ed il 1590 dall'architetto vicentino Vincenzo Scamozzi ed è l'edificio più importante città; riveste inoltre un ruolo di primaria importanza nell'ambito degli edifici teatrali italiani. Costituisce infatti il primo esempio in Europa di teatro stabile, costruito dal nulla, non vincolato da strutture preesistenti. L'elegante esterno è a due ordini: quello inferiore con finestre, portali e spigoli contornati a bugnato poggianti su di un alto zoccolo, quello superiore con lesene doriche binate, nicchie e finestre sormontate da timpani triangolari e curvospezzati contenenti tazze ovoidali. La fascia marcapiano reca l'iscrizione in capitali albertiane: "ROMA QVANTA FVIT IPSA RVINA DOCET" (Le stesse rovine insegnano quanto grande fu Roma). Si tratta dello stesso motto presente nel frontespizio dell'Idea dell'architettura universale del bolognese Sebastiano Serlio. Entrando dall'ingresso affacciato sulla via Teatro Olimpico, anticamente riservato ai nobili della corte, si entra nel foyer, un modesto vano che precede la sala delle rappresentazioni. La sala a forma rettangolare ripropone l'impianto spaziale dell'apparato teatrale rinascimentale ed è suddivisa in due quadrati, uno occupato dal palco, l'altro dalla cavea semicircolare, separati dal rettangolo dell'orchestra. Un'innovazione ancora più significativa è l'ingresso separato per gli artisti (musici e attori) che permette l'accesso ai camerini.
Palazzo Ducale
  Il palazzo Ducale o "palazzo in piazza" fu la sede di rappresentanza e il centro della vita pubblica ed amministrativa dello stato di Sabbioneta; domina la piazza Ducale. I lavori di edificazione furono realizzati tra il 1560 e il 1561 dopo un violento incendio che devastò l'edificio precedente. Il palazzo si sviluppa su quattro livelli: il seminterrato, il piano terra, il piano nobile ed il piano ammezzato, residenza del duca Vespasiano Gonzaga. La facciata presenta nella parte inferiore un porticato con cinque aperture arcuate interamente bugnato e rialzato rispetto il piano stradale. Si accede all'ingresso principale per mezzo di un'alta gradinata in marmo bianco. Una cornice marcapiano, sulla quale poggiano cinque aperture, separa la parte superiore. Le finestre sono profilate in marmo e sono sormontate da timpani triangolari e curvilinei alternati. Sulle architravi è incisa l'iscrizione ducale: "VESP. D. G. DVX SABLON. I" (Vespasiano per grazia di Dio primo duca di Sabbioneta). Sopra le finestre sporgono delle mensole su cui sono poste le copie dei cinque busti lignei conservati all'interno dello stesso palazzo. Al loro posto nel Cinquecento si trovavano busti marmorei di imperatori romani. L'edificio è infine sovrastato da un'altana, parte dell'appartamento ducale.
Porta Vittoria
  Costruita attorno al 1565, costituì per tutto il periodo gonzaghesco il principale accesso alla città. E' la più antica delle due porte della città, situata a ovest, rivolta verso la Lombardia spagnola. Sulla facciata in mattoni a vista interrotti da quattro lesene in marmo bianco bugnato e con tre aperture, una lapide ricorda che "Vespasiano Marchese di Sabbioneta e suo fondatore volle chiamarla Porta Vittoria in segno di buon augurio" per il suo stemma araldico, inquartato con le Armi Gonzaga e Colonna, che compare sulla lapide.
Porta Imperiale
  Edificata nel 1579, venne modificata nella prima metà del XIX secolo, con la costruzione dell'attuale timpano superiore che sostituì l'originaria loggia su pilastri, del tutto simile a quella di Porta Vittoria.
Chiesa di Santa Maria Assunta
  Venne edificata tra il 1578 ed il 1582. La torre campanaria, il portale d'ingresso, la bibienesca Cappella ottagonale del SS.Sacramento e la decorazione interna, sono del XVIII secolo. Il Battistero è dei primi del '900.
Chiesa di San Rocco
  Edificata nella sua forma attuale nel XVII secolo, conserva al suo interno affreschi di G.Morini da Viadana. E' attualmente utilizzata come sede museale per esposizioni temporanee.
Museo di Arte Sacra
  Questa raccolta è stata inaugurata e aperta al pubblico il 25 aprile 1990. La sua realizzazione, così come la sua gestione, è stata affidata dal parroco don Ennio Asinari alla cooperativa Centro Culturale A Passo d'Uomo, costituitasi in Sabbioneta nel 1981. L'esposizione è stata allestita nell'antica canonica, capace di diverse sale adatte allo scopo. Il Museo è strutturalmente e intenzionalmente parte di un insieme di attività interdipendenti che comprendono il Centro Ricerca per studenti, l'Archivio storico e la Biblioteca moderna. Il percorso museale inizia con la parte riservata alla pinacoteca (tre sale); attraverso il giardino interno, che mette in mostra reperti lapidei e piante rare, si arriva all'antico Archivio Storico costituito da 80.000 documenti; salendo al primo piano si può visitare la zona riservata alla musica (due sale): antichi e diversi strumenti musicali in dotazione alla Banda Cattolica di Sabbioneta, nonché spartiti d'epoca (fine del XIX secolo e inizi del ventesimo); si ritorna poi in giardino, per entrare infine nella Sala del Tesoro, dove tra i molti oggetti preziosi e rari è esposta anche l'onorificenza del Toson d'Oro, ottenuta dal principe Vespasiano Gonzaga.